venerdì 28 aprile 2017

La rivista di Zero Sei Up ospita il progetto QUIsSI CRESCE!



QUIsSI CRESCE!


Progetto biennale di formazione e progettazione partecipata finalizzato alla realizzazione di interventi di valorizzazione degli spazi all’aperto dei Nidi d’Infanzia del Comune di Macerata, come ambienti didattici di interazione e di esplorazione ludico|sensoriale.

QUIsSI CRESCE! è un progetto di valorizzazione degli spazi all’aperto didattici dei cinque nidi comunali di Macerata attraverso un percorso biennale (2016/2017) di progettazione partecipata, formazione e auto-formazione che coinvolge bambini, educatrici e genitori, amministratori e tecnici comunali.
La peculiarità del progetto si basa su un diverso concetto di spazio in forte connessione con l’ambiente urbano in quanto le strutture comunali si trovano al centro della città. In questo senso anche la partecipazione comprende più livelli di relazioni dal bambino all’educatore alla famiglia, alla città.
L’ottica è quella di costruire una cultura, una visione di spazio educativo e di città al contempo. Motivo per cui il progetto punta fin dalla sua nascita più che a realizzare interventi sostanziali a stimolare il confronto dialogico su ciò che è uno spazio, sulle sue caratteristiche tra potenzialità e limiti partendo dall’osservazione dell’esistente. A sostegno di questa idea di lavoro è stata pensata una strutturazione e una durata del progetto su due annualità: un anno centrato sulla riflessione e riorganizzazione dello spazio stesso (prevedendo anche alcune migliorie); il secondo volto alla formazione condivisa tra i soggetti coinvolti.
Un progetto complesso e ambizioso che tende a promuovere un’idea di spazio pubblico aperto e condiviso, e che non mira a modificare un luogo ma una cultura, un contesto urbano e un concetto di accessibilità agli spazi pubblici della città.
Con il progetto QUIsSI CRESCE! l’attenzione si sposta dallo spazio alla persona e al suo benessere. Riflettere su “ciò che fa bene” è la connessione naturale tra interno ed esterno, tra adulto e bambino, tra genitore e educatore. È così che una riflessione sullo spazio diventa strumento di promozione per un’idea diversa di bambino come persona, più autonomo, più responsabile, più libero e consapevole, cittadino ideale per una società accessibile e democratica.
L’associazione Les Friches, per questo progetto, ha puntato molto anche sulla comunicazione dando vita ad una rete che si appoggia sui social media, sul web e sulla mail. QUIsSI CRESCE! ha una sua pagina Facebook dove si condividono le tappe principali del percorso ma anche vari articoli che affrontano tematiche affini. Ciò crea una comunità virtuale che cerca di interrogarsi su vari argomenti e di cogliere, da altre buone pratiche, quei particolari che possono arricchire il dialogo sull’educazione al fuori. Questo prevede un’attenta selezione e una minuziosa ricerca di materiale web adatto a stimolare un dibattito tra i followers. Il progetto ha un suo spazio anche all’interno del blog dell’Associazione Les Friches, dove attraverso dei piccoli report narra il suo procedere. Una cronistoria accessibile a tutti dove si documenta ogni passo e si spiegano le fasi attraverso la combinazione di parole ed immagini.   Una mailing list, invece, tiene connessi educatrici, dirigenti, tecnici, amministratori e rappresentanti dei genitori rendendo snella e veloce la comunicazione di alcune fasi o appuntamenti.
Il progetto ha avviato un processo di cambiamento ancora in atto, di seguito gli step della prima annualità realizzati e il programma di quelli successivi.

1° Step_World cafè

 

Educatori, genitori e amministratori parlano di educazione all’aperto
Dopo aver presentato il progetto nelle sue tappe fondamentali, si è dato il via al primo step. Per iniziare è stata scelta la dinamica del world cafè, grazie alla quale i quasi quaranta partecipati si sono confrontati su delle parole chiave che erano state proposte (Bambino, Gioco, Fuori, Natura, Esperienza, Limite). Sono stati studiati dei termini che potessero essere iniettori ideali per stimolare nei partecipanti un meccanismo di associazione di idee congeniali al fine del progetto. Una modalità semplice e snella per capire, in base a concatenazioni di parole, la visione di ciascun gruppo in merito alle specifiche aree tematiche dei tavoli. Successivamente si sono letti insieme i risultati di questo passaggio e si è riflettuto sulle dinamiche scaturite.
L’avvio del progetto QUIsSI CRESCE! ha coinvolto tutti i soggetti interessati: Assessore alla Cultura, Dirigente dei Servizi alla Persona, Coordinatrice pedagogica dei Nidi d’Infanzia comunali, Tecnico del sevizio Ambiente, educatrici e genitori dei bambini dei Nidi d’Infanzia del Comune di Macerata. 

2° Step_Report



Educatori e genitori ripensano insieme gli spazi all’aperto di ciascun Nido
La seconda tappa del progetto QUIsSI CRESCE! ha raccolto le idee progettuali dei genitori e delle educatrici dopo un pomeriggio di incontro e di confronto circa le potenzialità e le criticità presenti nei giardini di ciascuna struttura. Durante gli incontri, dopo una visita attenta degli spazi esterni, le persone coinvolte sono state invitate a rintracciare gli elementi che potevano essere valorizzati o ripensati con l’obiettivo di predisporre contesti stimolanti per i bambini. Questi momenti di dialogo e progettazione sono state occasioni di riflessione sull’educazione all’aperto e al rischio anche, e soprattutto, in un’ottica di condivisione di responsabilità. Ripensare insieme un’area didattica significa discutere su una comune idea di bambino e sulla sua relazione con la natura come fonte di apprendimento spontaneo.
L’aspetto positivo di questa seconda tappa, oltre ad aver rafforzato le relazioni tra genitori ed educatrici, è stato quello legato all’osservazione dei piccoli cambiamenti avvenuti nei partecipanti durante i momenti di dialogo. La partecipazione diretta a questo percorso progettuale ha creato un importante gruppo di lavoro, che, seppur con conoscenze e linguaggi diversi, aveva lo stesso obiettivo chiaro: il benessere del bambino in un’ottica di sviluppo della propria autonomia, limitando l’ingerenza dell’adulto ed evitando la messa in opera di troppi giochi strutturati, ritornando piuttosto ad un ambiente fatto di elementi, il più possibile, semplici e naturali.



Spesso in accordo, genitori ed educatrici, hanno sottolineato quanto sia importante la cura di un luogo per far sì che sia idoneo per il libero esperire del bambino, in autonomia e “sicurezza”. Le idee risultanti da questa seconda tappa di progettazione partecipata dello spazio esterno di ciascun nido, mostrano, senza ombra di dubbio, che l’idea di educazione all’aperto sottesa è comune e condivisa.

Non si sono immaginate strutture che saturino lo spazio o risolvano solo tecnicamente alcuni difficoltà evidenziate, ma iniettori di creatività capaci di stimolare il bambino nelle sue attività; non arredi ingerenti ed eccessivamente strutturati, ma elementi di connessione con lo spazio esterno che diventano opportunità per un libero apprendimento del bambino.



3° Step_Progettazione di massima


Confronto con i tecnici comunali sulle proposte di educatrici e genitori

Le idee progettuali, che sono state formulate in funzione degli elementi analizzati e integrate dalle osservazioni fatte dalle educatrici sugli interessi dei bambini, sono state riportate in 5 manifesti, uno per ciascun nido, attraverso testi, foto e planimetrie. Le tematiche scaturite, ma anche le soluzioni proposte, sono state molto simili per ciascun nido, pur riguardando aree con differenti caratteristiche formali, dimensionali, di accessibilità e fruibilità. Le osservazioni fatte possono essere raggruppate secondo alcune categorie, di cui si riportano in sintesi le azioni correlate.
 
 

Elementi naturali: favorire l’esplorazione, il gioco libero, la conoscenza e la cura, individuare e potenziare  contesti esperienziali
Superfici a terra: facilitare il gattonamento, le esperienze sensoriali e motorie…

Sistemi ombreggianti: garantire spazi d’ombra e di riparo dalla pioggia, inserire superfici opache e trasparenti e giocare con ombre e luci, utilizzare le strutture per creare sospensioni di materiali e contesti esperienziali…

Giochi strutturati e arredi: liberare gli spazi da eccessive strutture-gioco, progettare arredi per la raccolta e la sperimentazione di materiali e il deposito di attrezzature per favorire il passaggio da dentro a fuori…

Recinzioni esterne: garantire la privacy e la sicurezza, creare superfici esperienziali di confine, favorire un dialogo con il quartiere e la città…

Recinzioni interne: diminuire la parcellizzazione del fuori e le separazioni tra gli spazi, ampliare le aree di autonomia e di esplorazione, creare superfici esperienziali di passaggio…

Il progetto, entrato nella sua terza fase della prima annualità, ha visto il coinvolgimento di tecnici, dirigenti e amministratori del Comune di Macerata, al fine di scegliere l’intervento da realizzare in ciascun Nido alla luce delle idee progettuali e dei suggerimenti scaturiti dagli incontri di osservazione e confronto con genitori ed educatori.

4° Step_Progettazione 1° stralcio



Progettazione di dettaglio del singolo intervento scelto per ciascun nido
Per ciascun nido è stato scelto un intervento da realizzare come step conclusivo della prima annualità di QUIsSI CRESCE! L’associazione ne ha curato la progettazione di dettaglio, scegliendo i materiali, le soluzioni tecniche e quelle creative, confrontandosi sempre con la coordinatrice pedagogica, i tecnici dell’ufficio ambiente e le educatrici.

Per il Mi e Ma è stato scelto di approfondire e realizzare, come primo intervento, una pavimentazione adeguata, sostituendo l’attuale tappetino verde sintetico con una o più superfici che facilitino le attività all’aperto e diano autonomia di movimento al bambino. Uno spazio dove fare esperienze sensoriali, motorie e di esplorazione.

Lo spazio lattanti del Topolino è molto ampio, ma non ha un libero e adeguato accesso dall’interno del Nido: i gradini limitano l’autonomia dei bambini e non li invita alle attività all’aperto. L’intervento riguarda proprio lo studio e la realizzazione di una rampa “attrezzata” che superi il dislivello dentro/fuori e che favorisca il gattonamento e l’esperienza sensoriale.

L’Arcobaleno ha come priorità quella di proteggere dai passanti il tranquillo svolgimento delle attività dei bambini, e per questo la richiesta è quella di realizzare una “quinta multimateriale”, addossata all’attuale recinzione verso strada, in modo da limitare gli sguardi indiscreti ed avere anche funzione esperienziale.



L’Aquilone ha uno spazio per i lattanti molto limitato ed eccessivamente chiuso da superfici opache verticali. Le esigenze principali sono la sostituzione della pavimentazione attuale con uno o più materiali adeguati al gattonamento, la realizzazione di una “recinzione esperienziale” verso strada e l’ampliamento dell’area.
Il Gian Burrasca ha uno spazio all’aperto con poche aree d’ombra, la priorità è quella di realizzare un sistema di ombreggiamento di facile utilizzo e con funzione esperienziale.

5° Step_Convegno Internazionale ‘Educazione, terra, natura’


Il progetto QUIsSI CRESCE! è stato selezionato per lo Spazio Storie del Convegno Internazionale ‘EDUCAZIONE, TERRA, NATURA’ organizzato dalla Libera Università di Bolzano, Facoltà di Scienze della Formazione con sede a Bressanone, in collaborazione con Zeroseiup. Il convegno di Bressanone è stata un’occasione per evidenziare i collegamenti tra educazione, terra e natura nella ricerca e nella formazione. Lo Spazio Storie ha raccolto le esperienze che sono arrivate dai territori e dalle scuole per dare voce a chi sta sperimentando una relazione autentica con la terra e la natura, a chi si occupa di educazione e prova a immaginare una didattica che si alimenta della relazione tra dentro e fuori, a chi quotidianamente preserva la natura e la custodisce. L’obiettivo è stato quello di promuovere il confronto tra diverse realtà europee per dotare di nuovi strumenti e strategie educative chi lavora per accrescere in bambini e ragazzi la consapevolezza di essere soggetti di un ecosistema, promuovendo comportamenti rispettosi verso l’ambiente e, al contempo, aiutandoli a raggiungere benessere, competenze, autonomia.

6° Step_Realizzazione 1° stralcio


Realizzazione del singolo intervento scelto per ciascun nido.
Tutti e cinque gli interventi, individuati come primo stralcio, sono in corso di valutazione economica e di assegnazione delle opere per la fase realizzativa. Ogni aggiornamento di questa fase viene discusso con i tecnici e gli amministratori, e comunicato al Comitato di Gestione dei Nidi.

7° Step_Formazione auto-formazione.1

Incontri formativi sull’approccio e l’interazione con le opere realizzate.
A chiusura ed inaugurazione del primo stralcio di lavori, l’Associazione, con degli incontri formativi ed esplicativi per ogni singolo nido, mostrerà, nella seconda annualità del progetto, l’approccio e l’interazione con le opere realizzate e con l’area d’interesse.
Il progetto continua con la scelta condivisa del secondo stralcio da progettare e realizzare in ciascun nido e sul quale attivare incontri formativi e auto-formativi.
QUIsSI CRESCE! non sarà soltanto un sistema di interventi in un luogo, ma vuole modificare insieme il modo di approcciarsi agli spazi aperti valorizzando l’esistente. Il progetto, seguendo dinamiche partecipate e formative costanti, ha dei tempi più lunghi dei due anni, perché vuole mettere le basi per dei cambiamenti reali. Gli spazi esperienziali sono contesti privilegiati frutto anche delle relazioni tra adulto e bambino, relazioni che nascono momento dopo momento e che possono essere “costruite” dialogando con lo spazio e i materiali a disposizione in quel momento e in quella stagione o in una particolare ora del giorno.

8° step_ Formazione auto-formazione.2

Incontri formativi sul rapporto tra dentro e fuori, educazione e natura e infanzia e ambienti naturali
Esiste oramai da tempo un gruppo di interesse in merito all’educazione all’aperto e ai suoi indubbi benefici anche da un punto di vista psicologico. Stare all’aperto ci mantiene umani, ci da’ una dimensione, ci fa sentire accolti. Il fuori oramai viene percepito come luogo di apprendimenti e per questo come un’aula di scuola. Ma nel creare i luoghi del sapere non dobbiamo mai essere troppo rigidi ma permeabili. Non c’è, o non dovrebbe esserci, uno scontro tra il dentro e il fuori ma dovrebbe esserci una continuità, una liaison costruttiva che stimoli l’autonomia e renda il bambino libero di fluire tra gli ambienti. Questo permetterebbe di sollecitare un’identità naturale senza soppiantarla solo ed esclusivamente con un’istruzione al naturale. I soggetti coinvolti saranno invitati a vivere effettivamente quei luoghi attraverso varie soluzioni auto-formative, da attività di autocostruzione di contesti esperienziali ad azioni di cura dell’ambiente, da momenti genitore-bambino a altri di formazione. Il progetto in questa fase si basa anche sull’idea che il coinvolgimento diretto della comunità può portare alla graduale apertura di questi spazi, un’apertura sulla città.

Articolo comparso giovedì 20 aprile all'interno della rivista on line del gruppo Zero Sei Up

Per info: www.lesfriches.it