Mettete
insieme molte associazioni italiane che si occupano di partecipazione, ambiente
e che lavorano con i bambini ed ecco qua lo SLURP(Spazi Ludici Urbani a Responsabilità
Partecipata ).
In
occasione della chiusura della Biennale di Architettura la rete SLURP si è data
appuntamento a Venezia e così tra calle, ponti e vicoli stretti, la città è
stata salutata con una bizzarra incursione che “gioca” con il titolo della
Biennale, Common[Play]Ground!
Prendendo
in analisi i vincoli che alcuni regolamenti urbani delle nostre città stringono intorno alle
attività da svolgere nello spazio pubblico, SLURP ha “disobbedito” realizzando,
artigianalmente, dispositivi ludici da posizionare in vari luoghi della città
nei pressi dell’Arsenale, sede storica della Biennale, in contrasto con gli
articoli principali del codice.
L’evento,
avvenuto sabato 24 novembre, ha visto la comparsa nella città lagunare di
strane altalene “sociali”, di melodie romantiche, di mele dondolanti, di calze
colorate come palle da tirare, di un campo da calcio “oltre i confini”, di
barchette illuminate contro le Grandi Navi*, di labirinti urbani, di puzzle
randagi, di strani piccioni saltellanti…
Common[Play]Ground vuole puntare l’attenzione sulla riappropriazione degli spazi
pubblici come aree libere di gioco e socialità in tutte le loro declinazioni.
Teneteci
sott’occhio, agiremo ancora!!!
*Contro il passaggio in laguna delle Grandi Navi da crociera. Queste navi, che possono essere lunghe fino a 300 metri, alte 60 e pesare oltre 90.000 tonnellate, attraversano la laguna centinaia di volte all’anno, a pochi metri dal Palazzo Ducale e dalla Biblioteca Marciana, continuando a erodere rive e fondali e a portare inquinamento atmosferico ed elettromagnetico. Per non parlare dei rischi alle persone e al patrimonio storico-artistico.(IFQ)
*Contro il passaggio in laguna delle Grandi Navi da crociera. Queste navi, che possono essere lunghe fino a 300 metri, alte 60 e pesare oltre 90.000 tonnellate, attraversano la laguna centinaia di volte all’anno, a pochi metri dal Palazzo Ducale e dalla Biblioteca Marciana, continuando a erodere rive e fondali e a portare inquinamento atmosferico ed elettromagnetico. Per non parlare dei rischi alle persone e al patrimonio storico-artistico.(IFQ)
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