venerdì 16 marzo 2012

Simone Massi: artigiano resistente, artista, animatore.




Simone Massi: un universo di ricordi e sensazioni in pochi minuti incantevoli.  Si potrebbe riassumere così l’arte gentile e profonda di uno dei più importanti autori, nazionali e internazionali, di film di animazione.
Nato a Pergola, un piccolo paese dalle molte ricchezze storico-artistiche nella provincia di Pesaro-Urbino, Simone Massi non ha trovato subito la sua strada di disegnatore e animatore.  Passa infatti alcuni anni in fabbrica seppur, avendo studiato Cinema di Animazione alla Scuola d’Arte di Urbino (una delle migliori d’Italia), parallelamente continui a sperimentare l’arte animata. In seguito decide che la sua arte, e quindi la sua passione, debba diventare anche il suo mestiere e così  investe tutto il suo tempo e le sue  energie in un settore che ancora oggi in Italia ha un potenziale incompreso.
I suoi primi passi nell'animazione li muove affascinato dal grande maestro d’arte Manfredo Manfredi, uno dei primi animatori italiani, che nel 1977 ottenne la nomination all’Oscar per il migliore cortometraggio di animazione con Dedalo, e dal mondo visionario di Renè Magritte. La sua tecnica è frutto di un lungo periodo di prove e di esercizi. Approda infatti solo di recente a questa originale e minuziosa modalità pittorica che prevede l’uso di pastelli ad olio stesi su carta e graffiati poi con strumenti di incisione. Per questo uso preponderante della manualità, in un’arte che sempre più si muove verso il digitale e il 3d, Massi ama definirsi un artigiano. “Io lavoro a mano come si faceva oltre cento anni fa quando quest’arte è nata”.
Tutto nella sua arte parla una lingua antica, e tutto sembra attingere all’immaginario elegante della sua terra e alla storia della sua famiglia. Ritroviamo i mondi onirici di Osvaldo Licini e le armonie romantiche dei versi di Giacomo Leopardi, ritroviamo la forza rude della natura e della montagna e l’enorme sensazione di pace e di approdo del mare. Ritroviamo tradizioni ancestrali e rituali contadini, amore filiale e dolore del distacco. A Simone Massi è bastato conoscere se stesso per trovare la sua arte.
I suoi corti, dei quali lui cura tutto, dalla regia alla produzione, dall’animazione al testo, hanno un insolito movimento centripeto senza soluzioni di continuità. “Il movimento a zoom è un po’ come la vita. Mi piaceva simulare questo movimento che porta ad avvicinarsi alle cose e scoprirle piano piano.  Guardare da lontano un oggetto può ingannare, per questo il mio è o vuole essere un invito a vedere cosa c’è oltre la superficie delle cose.” Nei suoi corti non c’è spazio e non c’è tempo, i personaggi sono spesso anonimi, immobili, muti. “Non utilizzare mai gli stacchi per me è una sfida alla creatività, mi spinge ad una perenne ricerca”.
Goffredo Fofi, importante critico cinematografico italiano  lo descrive così ”Massi è diverso dagli altri artisti, concepisce il disegno come un’opera poetica adulta, come un particolare tipo di poesia, perché lui è un artigiano, racconta la sua storia, la sua vita, la sua terra. Il suo è un disegno animato che ha forme liriche”.
Nel 2010 Roberto Della Torre, docente di Scienze della comunicazione e dello spettacolo, gli dedica un libro: “Poesia Bianca - Il cinema di Simone Massi”,  a cura della Fondazione Cineteca Italiana. Una lunga intervista all'artista premiato nei maggiori festival internazionali, completata da un'esauriente filmografia e da contributi di esperti e studiosi e corredata da immagini tratte dai suoi film.
Da quindici anni autoproduce la sua arte ed investe tutta la sua vita in essa e questa se ne nutre avida, attingendo al pozzo vischioso dei suoi ricordi, dei suoi dolori, delle sue passioni
I cortometraggi animati di Massi sono stati selezionati nei Festival di 54 Paesi del Mondo e hanno vinto oltre 200 premi. Finalmente con il suo nuovo lavoro “Dell’ammazzare il maiale” anche l’Italia sembra essersi accorta di lui omaggiandolo con una menzione speciale al Torino Film Festival 2011.

Siamo così felici di inaugurare il blog della nostra associazione con Simone Massi, artigiano resistente, che avremo l’onore e il piacere di ospitare a Macerata in occasione dell’appuntamento di marzo del progetto “C’era una volta”.

Sabato 24 marzo | "C'era una volta..." presenta Simone Massi | Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti_Macerata |16.30-20.00.

Per info e iscrizioni al laboratorio: lesfriches@ymail.com | +39 346 6148023