Non è facile raccontare questi tre giorni di microMACRO al DUMA
perché ancora l’emozione è tanta quasi quanto la stanchezza. L’idea di dare un
rilievo maggiore a Les Friches|fattoamano, etichetta di prodotti di eco-design, “pezzi unici” ideati, progettati e
realizzati a mano da noi, era in cantiere da un po’ ma quest’anno abbiamo
pensato che fosse proprio giunta l’ora. Intorno al progetto di una mostra
mercato piuttosto semplice si è sviluppato un festival dall’ampio respiro che
ha toccato temi e linguaggi diversi senza perdere di vista il concept di
base. microMACRO ci è piaciuto
perché ci ha saputo rappresentare; non solo una mostra, non solo un festival ma
un luogo da frequentare, contaminare, vivere.
Les Friches| fattoamano è frutto di una rete che, costruita oramai da anni, raccoglie scarti di produzione ed imballaggi di molte piccole realtà locali. Ma vuole creare anche un’altra rete che è quella di distribuzione grazie alla possibilità di esporre alcuni suoi oggetti in negozi del nostro territorio. Non negozi a caso, ma punti affini alla nostra natura e a quella dei nostri Les Friches|fattoamano. microMACRO ha voluto mostrare questo percorso e, nascendo da una rete, ha riversato in questo festival la stessa modalità.
La mostra raccoglieva infatti diversi ospiti contaminanti come Gaia Segattini, designer e blogger, Cioverchia Artigiani Curiosi, Marco Biancucci, fotograto e Giordano Viozzi, videomaker. Gli spazi del DUMA si sono aperti a molti eventi che hanno cercato di raccontare il territorio, la creatività, le storie intime di persone bizzarre, una forma diversa di pedagogia, il riuso, la buona musica e il design, usando diversi linguaggi. Il festival ha indagato il presente, stimolato delle domande, sperando che le risposte le trovino le tante persone che lo hanno frequentato.
Ci piace da sempre fare le cose con cura,
pensare a progetti che non siano sterili, modaioli o di facciata ma che possano
arricchire un luogo, che possano far crescere una comunità, che facciano della
partecipazione e del confronto elementi fondanti ed imprescindibili. Si può quindi progettare qualcosa che stimoli interrogativi,
qualcosa che non sia compiuto ma che veda la sua compiutezza nell’incontro con
l’altro.
microMACRO è un festival in divenire sincero e schietto, che trasferisce, o cerca di farlo, l’anima di chi, dal 2011 promuove creatività, fare manuale, esplorazione dello spazio urbano attraverso la progettazione di attività laboratoriali e formative per bambini ed adulti. Un grazie particolare va ai ragazzi dell’associazione DUMA, che hanno sposato da subito microMACRO e hanno seguito ogni sua fase, con attenzione e molta disponibilità.
Noi ce l’abbiamo messa
tutta, grazie per esserci venuti a trovare numerosi e curiosi!
Riferimenti per gustare ancora il buon sapore del festival:
* Di volto in volto progetto videofotografico di Marco Biancucci e Giordano Viozzi.
* Babelici progetto videofotografico di Marco Biancucci e Giordano Viozzi da una ricerca dell'antropologo Gabriele Mina.
* Vendetta Uncinetta blog variopinto di Gaia Segattini.
* Agostino Maria Ticino (Irma Records), producer.
* Stefano Gasparini, cantautore.
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