QUIsSI CRESCE!
Progetto
biennale di formazione e progettazione partecipata finalizzato alla
realizzazione di interventi di valorizzazione degli spazi all’aperto dei
Nidi d’Infanzia del Comune di Macerata, come ambienti didattici di
interazione e di esplorazione ludico|sensoriale.
QUIsSI CRESCE! è un progetto di valorizzazione degli spazi all’aperto
didattici dei cinque nidi comunali di Macerata attraverso un percorso
biennale (2016/2017) di progettazione partecipata, formazione e
auto-formazione che coinvolge bambini, educatrici e genitori,
amministratori e tecnici comunali.
La peculiarità del progetto si basa su un diverso concetto di spazio
in forte connessione con l’ambiente urbano in quanto le strutture
comunali si trovano al centro della città. In questo senso anche la
partecipazione comprende più livelli di relazioni dal bambino
all’educatore alla famiglia, alla città.
L’ottica è quella di costruire una cultura, una visione di spazio
educativo e di città al contempo. Motivo per cui il progetto punta fin
dalla sua nascita più che a realizzare interventi sostanziali a
stimolare il confronto dialogico su ciò che è uno spazio, sulle sue
caratteristiche tra potenzialità e limiti partendo dall’osservazione
dell’esistente. A sostegno di questa idea di lavoro è stata pensata una
strutturazione e una durata del progetto su due annualità: un anno
centrato sulla riflessione e riorganizzazione dello spazio stesso
(prevedendo anche alcune migliorie); il secondo volto alla formazione
condivisa tra i soggetti coinvolti.
Un progetto complesso e ambizioso che tende a promuovere un’idea di
spazio pubblico aperto e condiviso, e che non mira a modificare un luogo
ma una cultura, un contesto urbano e un concetto di accessibilità agli
spazi pubblici della città.
Con il progetto QUIsSI CRESCE! l’attenzione si sposta dallo spazio
alla persona e al suo benessere. Riflettere su “ciò che fa bene” è la
connessione naturale tra interno ed esterno, tra adulto e bambino, tra
genitore e educatore. È così che una riflessione sullo spazio diventa
strumento di promozione per un’idea diversa di bambino come persona, più
autonomo, più responsabile, più libero e consapevole, cittadino ideale
per una società accessibile e democratica.
L’associazione Les Friches, per questo progetto, ha puntato molto
anche sulla comunicazione dando vita ad una rete che si appoggia sui
social media, sul web e sulla mail. QUIsSI CRESCE! ha una sua pagina
Facebook dove si condividono le tappe principali del percorso ma anche
vari articoli che affrontano tematiche affini. Ciò crea una comunità
virtuale che cerca di interrogarsi su vari argomenti e di cogliere, da
altre buone pratiche, quei particolari che possono arricchire il dialogo
sull’educazione al fuori. Questo prevede un’attenta selezione e una
minuziosa ricerca di materiale web adatto a stimolare un dibattito tra i
followers. Il progetto ha un suo spazio anche all’interno del blog
dell’Associazione Les Friches, dove attraverso dei piccoli report narra
il suo procedere. Una cronistoria accessibile a tutti dove si documenta
ogni passo e si spiegano le fasi attraverso la combinazione di parole ed
immagini. Una mailing list, invece, tiene connessi educatrici,
dirigenti, tecnici, amministratori e rappresentanti dei genitori
rendendo snella e veloce la comunicazione di alcune fasi o appuntamenti.
Il progetto ha avviato un processo di cambiamento ancora in atto, di
seguito gli step della prima annualità realizzati e il programma di
quelli successivi.
1° Step_World cafè
Educatori, genitori e amministratori parlano di educazione all’aperto
Dopo aver presentato il progetto nelle sue tappe fondamentali, si è
dato il via al primo step. Per iniziare è stata scelta la dinamica del world cafè,
grazie alla quale i quasi quaranta partecipati si sono confrontati su
delle parole chiave che erano state proposte (Bambino, Gioco, Fuori,
Natura, Esperienza, Limite). Sono stati studiati dei termini che
potessero essere iniettori ideali per stimolare nei partecipanti un
meccanismo di associazione di idee congeniali al fine del progetto. Una
modalità semplice e snella per capire, in base a concatenazioni di
parole, la visione di ciascun gruppo in merito alle specifiche aree
tematiche dei tavoli. Successivamente si sono letti insieme i risultati
di questo passaggio e si è riflettuto sulle dinamiche scaturite.
L’avvio del progetto QUIsSI CRESCE! ha coinvolto tutti i soggetti
interessati: Assessore alla Cultura, Dirigente dei Servizi alla Persona,
Coordinatrice pedagogica dei Nidi d’Infanzia comunali, Tecnico del
sevizio Ambiente, educatrici e genitori dei bambini dei Nidi d’Infanzia
del Comune di Macerata.
2° Step_Report
Educatori e genitori ripensano insieme gli spazi all’aperto di ciascun Nido
La seconda tappa del progetto QUIsSI CRESCE! ha raccolto le idee
progettuali dei genitori e delle educatrici dopo un pomeriggio di
incontro e di confronto circa le potenzialità e le criticità presenti
nei giardini di ciascuna struttura. Durante gli incontri, dopo una
visita attenta degli spazi esterni, le persone coinvolte sono state
invitate a rintracciare gli elementi che potevano essere valorizzati o
ripensati con l’obiettivo di predisporre contesti stimolanti per i
bambini. Questi momenti di dialogo e progettazione sono state occasioni
di riflessione sull’educazione all’aperto e al rischio anche, e
soprattutto, in un’ottica di condivisione di responsabilità. Ripensare
insieme un’area didattica significa discutere su una comune idea di bambino e sulla sua relazione con la natura come fonte di apprendimento spontaneo.
L’aspetto positivo di questa seconda tappa, oltre ad aver rafforzato
le relazioni tra genitori ed educatrici, è stato quello legato
all’osservazione dei piccoli cambiamenti avvenuti nei partecipanti
durante i momenti di dialogo. La partecipazione diretta a questo
percorso progettuale ha creato un importante gruppo di lavoro, che,
seppur con conoscenze e linguaggi diversi, aveva lo stesso obiettivo
chiaro: il benessere del bambino in un’ottica di
sviluppo della propria autonomia, limitando l’ingerenza dell’adulto ed
evitando la messa in opera di troppi giochi strutturati, ritornando
piuttosto ad un ambiente fatto di elementi, il più possibile, semplici e
naturali.
Spesso in accordo, genitori ed educatrici, hanno sottolineato quanto sia importante la cura di un luogo per far sì che sia idoneo per il libero esperire del bambino, in autonomia e “sicurezza”.
Le idee risultanti da questa seconda tappa di progettazione partecipata
dello spazio esterno di ciascun nido, mostrano, senza ombra di dubbio,
che l’idea di educazione all’aperto sottesa è comune e condivisa.
Non si sono immaginate strutture che saturino lo spazio o risolvano
solo tecnicamente alcuni difficoltà evidenziate, ma iniettori di creatività
capaci di stimolare il bambino nelle sue attività; non arredi ingerenti
ed eccessivamente strutturati, ma elementi di connessione con lo spazio
esterno che diventano opportunità per un libero apprendimento del
bambino.
3° Step_Progettazione di massima
Confronto con i tecnici comunali sulle proposte di educatrici e genitori
Le idee progettuali, che sono state formulate in funzione degli
elementi analizzati e integrate dalle osservazioni fatte dalle
educatrici sugli interessi dei bambini, sono state riportate in 5
manifesti, uno per ciascun nido, attraverso testi, foto e planimetrie.
Le tematiche scaturite, ma anche le soluzioni proposte, sono state molto
simili per ciascun nido, pur riguardando aree con differenti
caratteristiche formali, dimensionali, di accessibilità e fruibilità. Le
osservazioni fatte possono essere raggruppate secondo alcune categorie,
di cui si riportano in sintesi le azioni correlate.
– Elementi naturali: favorire l’esplorazione, il gioco libero, la conoscenza e la cura, individuare e potenziare contesti esperienziali
– Superfici a terra: facilitare il gattonamento, le esperienze sensoriali e motorie…
– Sistemi ombreggianti: garantire spazi d’ombra e di
riparo dalla pioggia, inserire superfici opache e trasparenti e giocare
con ombre e luci, utilizzare le strutture per creare sospensioni di
materiali e contesti esperienziali…
– Giochi strutturati e arredi: liberare gli spazi da
eccessive strutture-gioco, progettare arredi per la raccolta e la
sperimentazione di materiali e il deposito di attrezzature per favorire
il passaggio da dentro a fuori…
– Recinzioni esterne: garantire la privacy e la
sicurezza, creare superfici esperienziali di confine, favorire un
dialogo con il quartiere e la città…
– Recinzioni interne: diminuire la parcellizzazione
del fuori e le separazioni tra gli spazi, ampliare le aree di autonomia e
di esplorazione, creare superfici esperienziali di passaggio…
Il progetto, entrato nella sua terza fase della prima annualità, ha
visto il coinvolgimento di tecnici, dirigenti e amministratori del
Comune di Macerata, al fine di scegliere l’intervento da realizzare in
ciascun Nido alla luce delle idee progettuali e dei suggerimenti
scaturiti dagli incontri di osservazione e confronto con genitori ed
educatori.
4° Step_Progettazione 1° stralcio
Progettazione di dettaglio del singolo intervento scelto per ciascun nido
Per
ciascun nido è stato scelto un intervento da realizzare come step
conclusivo della prima annualità di QUIsSI CRESCE! L’associazione ne ha
curato la progettazione di dettaglio, scegliendo i materiali, le
soluzioni tecniche e quelle creative, confrontandosi sempre con la
coordinatrice pedagogica, i tecnici dell’ufficio ambiente e le
educatrici.
Per il Mi e Ma è stato scelto di approfondire e
realizzare, come primo intervento, una pavimentazione adeguata,
sostituendo l’attuale tappetino verde sintetico con una o più superfici
che facilitino le attività all’aperto e diano autonomia di movimento al
bambino. Uno spazio dove fare esperienze sensoriali, motorie e di
esplorazione.
Lo spazio lattanti del Topolino è molto ampio, ma
non ha un libero e adeguato accesso dall’interno del Nido: i gradini
limitano l’autonomia dei bambini e non li invita alle attività
all’aperto. L’intervento riguarda proprio lo studio e la realizzazione
di una rampa “attrezzata” che superi il dislivello dentro/fuori e che
favorisca il gattonamento e l’esperienza sensoriale.
L’Arcobaleno ha come priorità quella di proteggere
dai passanti il tranquillo svolgimento delle attività dei bambini, e per
questo la richiesta è quella di realizzare una “quinta multimateriale”,
addossata all’attuale recinzione verso strada, in modo da limitare gli
sguardi indiscreti ed avere anche funzione esperienziale.
L’Aquilone ha uno spazio per i lattanti molto
limitato ed eccessivamente chiuso da superfici opache verticali. Le
esigenze principali sono la sostituzione della pavimentazione attuale
con uno o più materiali adeguati al gattonamento, la realizzazione di
una “recinzione esperienziale” verso strada e l’ampliamento dell’area.
Il Gian Burrasca ha uno spazio all’aperto con poche
aree d’ombra, la priorità è quella di realizzare un sistema di
ombreggiamento di facile utilizzo e con funzione esperienziale.
5° Step_Convegno Internazionale ‘Educazione, terra, natura’
Il progetto QUIsSI CRESCE! è stato selezionato per lo Spazio Storie del Convegno Internazionale ‘EDUCAZIONE, TERRA, NATURA’ organizzato dalla Libera Università di Bolzano, Facoltà di Scienze della Formazione con sede a Bressanone,
in collaborazione con Zeroseiup. Il convegno di Bressanone è stata
un’occasione per evidenziare i collegamenti tra educazione, terra e
natura nella ricerca e nella formazione. Lo Spazio Storie ha raccolto le
esperienze che sono arrivate dai territori e dalle scuole per dare voce
a chi sta sperimentando una relazione autentica con la terra e la
natura, a chi si occupa di educazione e prova a immaginare una didattica
che si alimenta della relazione tra dentro e fuori, a chi
quotidianamente preserva la natura e la custodisce. L’obiettivo è stato
quello di promuovere il confronto tra diverse realtà europee per dotare
di nuovi strumenti e strategie educative chi lavora per accrescere in
bambini e ragazzi la consapevolezza di essere soggetti di un ecosistema,
promuovendo comportamenti rispettosi verso l’ambiente e, al contempo,
aiutandoli a raggiungere benessere, competenze, autonomia.
6° Step_Realizzazione 1° stralcio
Realizzazione del singolo intervento scelto per ciascun nido.
Tutti e cinque gli interventi, individuati come primo stralcio, sono in corso di valutazione economica
e di assegnazione delle opere per la fase realizzativa. Ogni
aggiornamento di questa fase viene discusso con i tecnici e gli
amministratori, e comunicato al Comitato di Gestione dei Nidi.
7° Step_Formazione auto-formazione.1
Incontri formativi sull’approccio e l’interazione con le opere realizzate.
A chiusura ed inaugurazione del primo stralcio di lavori,
l’Associazione, con degli incontri formativi ed esplicativi per ogni
singolo nido, mostrerà, nella seconda annualità del progetto,
l’approccio e l’interazione con le opere realizzate e con l’area
d’interesse.
Il progetto continua con la scelta condivisa del secondo stralcio da
progettare e realizzare in ciascun nido e sul quale attivare incontri
formativi e auto-formativi.
QUIsSI CRESCE! non sarà soltanto un sistema di interventi in un
luogo, ma vuole modificare insieme il modo di approcciarsi agli spazi
aperti valorizzando l’esistente. Il progetto, seguendo dinamiche
partecipate e formative costanti, ha dei tempi più lunghi dei due anni,
perché vuole mettere le basi per dei cambiamenti reali. Gli spazi
esperienziali sono contesti privilegiati frutto anche delle relazioni
tra adulto e bambino, relazioni che nascono momento dopo momento e che
possono essere “costruite” dialogando con lo spazio e i materiali a
disposizione in quel momento e in quella stagione o in una particolare
ora del giorno.
8° step_ Formazione auto-formazione.2
Incontri formativi sul rapporto tra dentro e fuori, educazione e natura e infanzia e ambienti naturali
Esiste oramai da tempo un gruppo di interesse in merito
all’educazione all’aperto e ai suoi indubbi benefici anche da un punto
di vista psicologico. Stare all’aperto ci mantiene umani, ci da’ una
dimensione, ci fa sentire accolti. Il fuori oramai viene percepito come
luogo di apprendimenti e per questo come un’aula di scuola. Ma nel
creare i luoghi del sapere non dobbiamo mai essere troppo rigidi ma
permeabili. Non c’è, o non dovrebbe esserci, uno scontro tra il dentro e
il fuori ma dovrebbe esserci una continuità, una liaison costruttiva
che stimoli l’autonomia e renda il bambino libero di fluire tra gli
ambienti. Questo permetterebbe di sollecitare un’identità naturale senza
soppiantarla solo ed esclusivamente con un’istruzione al naturale. I
soggetti coinvolti saranno invitati a vivere effettivamente quei luoghi
attraverso varie soluzioni auto-formative, da attività di
autocostruzione di contesti esperienziali ad azioni di cura
dell’ambiente, da momenti genitore-bambino a altri di formazione. Il
progetto in questa fase si basa anche sull’idea che il coinvolgimento
diretto della comunità può portare alla graduale apertura di questi
spazi, un’apertura sulla città.
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