lunedì 23 maggio 2016

Secondo appuntamento del Corso di Formazione sul Gioco Spontaneo per educatrici e genitori



Martedì 17 maggio con il secondo appuntamento, presso il nido Trenino Rosso, siamo entrati nel vivo del Corso di Formazione sul Gioco Spontaneo per educatori e genitori dei due Nidi d’Infanzia comunali di Sant’Elpidio a Mare.   




Durante questa tappa, dopo una breve restituzione delle nostre osservazioni sul primo incontro, abbiamo presentato dettagliatamente l’attività e i materiali della serata. Divisi in quattro gruppi, i presenti avevano a disposizione solo cartone, scatoloni grandi o piccoli, pannelli, tubi, coni. 

 



L’associazione aveva strutturato l’attività mettendo a disposizione un determinato numero di materiali, ritenuti adatti per forma e dimensione, per ciascun gruppo al quale aveva anche assegnato una tematica specifica legata alla realizzazione di un gioco.  I gruppi poi avevano anche accesso ad una serie di piccoli elementi comuni a tutti e ad alcuni attrezzi o utensili adatti alla lavorazione del materiale presente. 





I  quattro gruppi hanno subito cercato di progettare il loro gioco sia in rispetto della tematica e delle sue declinazioni e sia del materiale a loro assegnato.  Questo lavoro ha creato un’interessante sinergia tra i presenti e tra di diversi registri linguistici usati. 





Ognuno ha un proprio vissuto, una specifica inclinazione, delle abilità, in questi gruppi si è avuto la possibilità di metterli in comune, di dialogare e di sviluppare insieme il pensiero progettuale creativo dando vita ad un oggetto ludico che rispondesse al tema e alla fascia d’età alla quale si rivolgeva. Il gioco da realizzare doveva essere utilizzabile in autonomia dal bambino, con agilità, doveva rispondere a canoni di semplicità e non si doveva utilizzare la colla. 




 
Lavorare e progettare insieme, educatori e genitori, hanno dato vita ad un rapporto di reciproco scambio, di formazione e autoformazione. Le persone si sono confrontate, hanno sviscerato problemi, studiato soluzioni interessanti per l’apprendimento spontaneo del bambino attraverso il gioco, senza però perdere di vista l’estetica.   





Tutte le idee progettuali sono state discusse, verificate, confutate qualora fosse necessario, dimostrando quanto siano positivi e costruttivi il  confronto e la cooperazione. Si è rimessa in moto una manualità magari non tipica dei lavori e delle competenze di ciascuno. In quest’ottica i piccoli gruppi sono diventati territorio di apprendimento e di confronto anche con se stessi.   





Che l’approccio scelto dall’associazione abbia funzionato lo testimoniano i meravigliosi lavori ottenuti, il bel clima disteso e dialogico che si respirava e il fatto che quasi a mezzanotte nessuno se la sentiva di abbandonare la propria creazione, anzi ogni momento era buono per aggiungere qualche piccolo accorgimento. 
  



  
La formazione secondo il metodo Les Friches è  un apprendimento spontaneo frutto di stimoli e suggestioni che permettono al partecipante di sviluppare il pensiero progettuale creativo in autonomia,  in rispetto dei propri tempi e in costante confronto e dialogo con l'associazione.

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